BATTISTINI - PADOVANO, INTERVISTA DOPPIA

22 Settembre 2018
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Una nuova stagione è alle porte e quella da poco conclusa ha portato alcune storiche novità nella pallacanestro sammarinese: quale occasione migliore, dunque, per una intervista doppia con il Presidente Federale Damiano Battistini e con coach Massimo Padovano, Responsabile del Settore Giovanile della FSP e allenatore della Nazionale Senior?
Partiamo dalla stagione 2017/2018, la prima di coach Padovano, quella che ha visto nascere la collaborazione con i Tigers Verucchio, denominata TVB.
Qual è il vostro bilancio sul lavoro svolto a livello di giovanili?
Battistini:«Siamo molto soddisfatti, l'arrivo di Massimo ha portato novità importanti, prima fra tutte una nuova impostazione nel metodo di lavoro, con lo staff e poi sul campo con i ragazzi. La prima storica partecipazione di una squadra giovanile al campionato di Eccellenza ha permesso ad alcuni di elevarsi, sia a livello di gioco e tecnica, sia a livello mentale. Questo in particolare mi sembra un fatto importante: migliorare per testa, sacrificio e voglia di farcela per colmare il gap con società più abituate a certi livello e con ragazzi di conseguenza più maturi, è un passo fondamentale per il nostro movimento»
Padovano: «E' stata un'avventura molto stimolante, in un ambiente con ci non mi misuravo da tanto tempo. Mi ha impegnato molto, mi sono dovuto immergere nel lavoro e riprendere concetti differenti da quelli che si usano a livello senior. C'è molta soddisfazione per quello che abbiamo fatto, perché per la prima volta una squadra FSP - l'Under 16 - si è misurata con la categoria Eccellenza: al di là dei risultati abbiamo tenuto il campo con tutti, togliendoci anche qualche soddisfazione e soprattutto offrendo un palcoscenico di grande crescita tecnica ai ragazzi. La stagione mi è servita per conoscere livello dei ragazzi, degli allenatori e della struttura. Abbiamo creato un buon gruppo di lavoro: sono riuscito ad impostare il lavoro come volevo, gli altri sono stati bravi a seguire la linea e questo ci ha permesso di ottenere gli obiettivi prefissati».

E il progetto TVB?
Battistini:«La collaborazione con i Villanova Tigers è stata determinante per l'Eccellenza: insieme abbiamo superato il timore di misurarci ad alto livello, dimostrando di poterci stare, come bene testimoniano i successi con Fortitudo e Reggio Emila. Risultati del genere erano impensabili fino a qualche tempo fa. La TVB è un progetto molto valido, che ha dato risultati addirittura superiori alle aspettative».
Padovano: «Personalmente non ho vissuto nessuno scompiglio, perché ho trovato persone immediatamente disponibili ad intraprendere questa strada. In questo periodo storico non si può essere autarchici: rimanere chiusi non serve a niente, perché non basta lavorare con quello che sia ha, a meno che non sia Bologna, o Reggio Emilia, ad esempio. Solo con le proprie forze non si va avanti e noi abbiamo creato dei percorsi che hanno consentito ai ragazzi più talentuosi di salire di livello, ma che, soprattutto hanno portato ad un aumento della competitività di tutte le nostre squadre».

E il bilancio sulle Nazionali? Per San Marino è stata una stagione davvero intensa...
Battistini:«Partiamo dalla Senior: risultati e piazzamento sembrano non lasciare spazio all'ottimismo, ma abbiamo giocato senza due elementi fondamentali come Moretti e Micevic e per noi è stata una mazzata. Chi è sceso in campo ha lottato sempre, creando le basi per i giovani interessanti che stanno arrivando da sotto. Il risultato dell'U16 per noi vale un podio, perché abbiamo pagato a livello esclusivamente fisico, mostrando una qualità di gioco almeno pari alle migliori, se non superiore. I ragazzi hanno mostrato grande voglia e mentalità, soprattutto nella partita con l'Albania, un successo che ricorderemo a lungo. Discorso simile per l'U18: tecnicamente bene, ma gap fisico ancora più accentuato. Abbiamo affrontato Nazionali di paese con un bacino di utenza importante contro cui faremo sempre fatica. Al di là del risultato, esperienza importantissima per quanti passeranno alla senior».
Padovano: «Mai lavorato tanto come quest' anno in vita mia, praticamente non abbiamo mai staccato se non tre settimane in agosto di ritorno dal Kosovo. Mi ha subito affascinato la possibilità di rappresentare uno stato ed un popolo, è stato tutto molto intenso emozionalmente: abbiamo davvero lavorato molto, ma sempre con entusiasmo e dedizione. Non nascondo le difficoltà, non pensavo che il livello e la competitività fossero così alte. La soddisfazione più grande l'abbiamo avuta nel vedere l'ottimo Europeo disputato dagli U16: non credo sia un caso che il risultato migliore sia arrivato dalla squadra fondata sul gruppo che ha giocato in Eccellenza. In generale, comunque, direi che a livello internazionale paghiamo soprattutto il gap fisico».

Guardando avanti la Federazione ha aderito al progetto RBR...
Battistini:«E' un progetto davvero molto interessante: all'inizio eravamo titubanti, poi ci siamo sempre più convinti ed abbiamo aderito con entusiasmo. Parteciperemo al campionato più importante, l'U18 Eccellenza, con i colori di San Marino con cinque sammarinesi nel roster, a dimostrazione di quanto buono sia stato il lavoro svolto negli ultimi anni. RBR di fatto manderà in campo delle selezioni dei migliori giovani del territorio, fatto che aiuterà i ragazzi a confrontarsi con un livello altissimo. E chissà che non vedremo qualcuno dell'U18 pronto a passare nella prima squadra di RBR o in quella di uno degli altri partner. E' un progetto reso possibile dalla grande disponibilità a collaborare di tutte e dieci le società coinvolte».
Padovano: «Abbiamo aderito perché pensiamo che per i migliori sia importante creare un percorso il più competitivo possibile, costruendo gruppi molto attrezzati. La nostra squadra U18 sarà formata da cinque giocatori di San Marino, quattro da Villa Verucchio e quattro da Santarcangelo. Disputeremo il campionato giovanile più difficile d'italia, perché in questa categoria molte squadre fanno un reclutamento importante. Abbiamo una squadra, equilibrata e buona fisicamente, paradossalmente, cosa inusuale sul territorio, più profonda nel settore lunghi che in quello degli esterni. Il progetto RBR non incide comunque sul processo generale, perché al di là delle tre squadre Eccellenza, il Settore Giovanile continuerà il proprio percorso specifico».

Altra novità in arrivo è rappresentata dalla Serie C Silver con una squadra giovane e sammarinese...
Battistini:«Sarà una stagione a mio avviso intrigante, perché dopo tanti anni la Pallacanestro Titano avrà un roster giovane, quasi per intero sammarinese. Per questo forse, col senno di poi, la retrocessione dello scorso anno non è stata così negativa: in C Silver avremo la possibilità di mettere in mostra molti ragazzi eleggibili per la Nazionale, dando loro la possibilità di crescere in un campionato senior. Mi stuzzica molto, aspetto con trepidazione l'inizio del campionato».
Padovano: «Ho accettato di allenare questa squadra proprio perché rappresenta un ideale prolungamento del Settore Giovanile e un bacino per la Nazionale. Volevamo recuperare un maggiore amalgama tra pallacanestro Titano e Federazione per creare una squadra che fosse il più sammarinese possibili. Stiamo avendo qualche difficoltà a completare il roster perché alcuni ragazzi hanno preferito altre realtà del territorio, ma cercheremo comunque di fare il meglio possibile per far maturare i nostri ragazzi».

La prossima stagione sarà anche quella in cui la FSP cercherà di lanciare definitivamente il basket femminile...
Battistini:«La femminile è un nostro pallino da sempre: un paio di anni fa avevamo provato a costruire qualcosa ma senza una struttura adeguata, così quest' anno ci siamo affidati ad un allenatrice come Erika Brancolini, bravissima anche a livello organizzativo. Partiamo dal minibasket per provare ad avviare poco alla volta un buon movimento, un lavoro che Erika ha già portato avanti con successo in passato. Sono certo che alle bimbe piacerà giocare a basket, speriamo di poter promuovere la nostra attività anche nelle scuole. Avremo inoltre un gruppo di ragazze senior che ci servirà da traino per le ragazze più giovani e le bimbe del minibasket: si alleneranno senza partecipare ad alcun campionato, vedremo l'anno prossimo».
Padovano: «Siamo contenti di aver portato coach Erika Brancolini a lavorare con noi, perché la Federazione vuole fortemente il basket femminile. Siamo solo all'inizio, ma è nostra precisa volontà far conoscere il basket anche alle ragazze per sviluppare un movimento che ci consenta, un giorno, di partecipare a qualche Europeo. Lavoreremo anche sul 3vs3, dal momento che  diventerà disciplina olimpica e che saranno organizzati Europei di categoria tra i piccoli stati».

Per concludere, quali obiettivi vi ponete per la stagione 2018/2019? 
Battistini:«Innanzitutto mettere a posto le cose che non hanno funzionato la passata stagione: eravamo all'inizio di un percorso nuovo, ci sono aspetti che con più esperienza possiamo senz' altro migliorare. Il progetto RBR e la C Silver saranno uno stimolo per fare bene, sia per noi che per i nostri giocatori, e la femminile una novità in cui crediamo tanto. L'estate sarà come di consueto il palcoscenico per le Nazionali, ma non organizzeremo tornei a San Marino, perché ci meritiamo un'estate di riposo. La Nazionale Senior avrebbe in teoria il diritto di partecipare ai Giochi dei Piccoli Stati in Montenegro: valuteremo il da farsi per capire se ne varrà la pena, perché alcuni avversari sono decisamente fuori categoria, tanto più che alcuni nostri atleti in quel periodo potrebbero essere impegnati nei playoff con le rispettive squadre. Da ultimo lavoreremo per sviluppare il 3vs3, perché la FIBA sta lanciando questo sport per farlo diventare una disciplina a sé, come successo a suo tempo con il beach volley. Dovremo acquistare attrezzature e organizzare eventi, obbligatori per entrare nel giro delle manifestazioni FIBA. Uno degli aspetti più interessanti del 3vs3 è rappresentato dal livellamento che si verifica tra nazioni grandi e piccole: ad esempio Andorra, nostra storica rivale, è nella top eight europea, fatto impensabile nel basket tradizionale. Chiudo con un obiettivo che non appartiene strettamente al campo: inculcare nei nostri atleti la mentalità del lavoro e del sacrificio per raggiungere i più alti risultati possibile. A giudicare da alcuni nostri giovani che si affacceranno alla senior, siamo sulla buona strada».
Padovano: «Esiste un momento molto delicato nella carrera di un giocatore ed è il passaggio da junior a senior: da allenatore sarei molto contento se riuscissimo a facilitare questo passaggio con la squadra di C, se poi questo coincidesse anche con un buon risultato sportivo sarebbe una grande soddisfazione. Come responsabile il mio obiettivo è migliorare ulteriormente l'organizzazione e curare l'aspetto tecnico per far crescere il livello di tutti i nostri ragazzi».


 
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